ENI, tra cinema, fotografia, industria e storia
POMEZIA - Visita speciale dell’archivio storico dell’ENI dal 2 al 6 ottobre. Ventitremila unità archivistiche, oltre cinquecentomila fotografie, diapositive e negativi, mille pellicole, quattromila unità audiovisive, una pubblicazione monografica, dieci riviste aziendali. In via Padova 5, Pomezia ha l’onore di conservare un pezzo di storia dell’azienda petrolifera che è anche un pezzo di storia del nostro Paese. In cinque chilometri di scaffalature questa storia si può ripercorrere e scoprire le tappe dello sviluppo industriale italiano, la cultura petrolifera, le prime aziende del gas in Italia.
Qui sono archiviati tutti i documenti storici e le carte appartenute a Enrico Mattei, la documentazione legata alle società di Eni specializzate nella ricerca, nella produzione o nella commercializzazione di prodotti petroliferi. E ancora le collane editoriali, i disegni del logo Eni, i verbali, i comunicati stampa e i discorsi di Enrico Mattei cartacei e in video. Il percorso guida anche alla scoperta del legame tra l’ENI e il Cinema: Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo e Folco Quilici sono solo alcuni dei grandi registi che hanno saputo raccontare la storia di Eni e il mondo dell'energia in modo senza dubbio originale. Oltre al materiale cinematografico, nell’Archivio storico aziendale è conservata anche una notevole quantità di spot pubblicitari ideati per lanciare sul mercato la benzina Supercortemaggiore, nota per lo slogan «Il cane a sei zampe, fedele amico dell'uomo a quattro ruote» di Ettore Scola, alle registrazioni sonore dei discorsi di Enrico Mattei, ai cinegiornali degli anni Cinquanta fino alle registrazioni delle più recenti Assemblee degli Azionisti.
Ci sono anche i lungometraggi, come “Gli uomini del petrolio”, vincitore del primo premio per il miglior documentario alla VI Rassegna nazionale del cinema industriale a Genova nel 1965; “Trasmed: un gasdotto in mare profondo”, medaglia d'argento nel 1983 alla Rassegna Cinematografica Internazionale Mercurio Sansovino di Venezia; “Agip Dimensione Mare”, primo premio assoluto nel 1985 alla 25° rassegna Internazionale dei Documentari cinetelevisivi di Milano. Fu infatti proprio Enrico Mattei a scegliere il Cinema quale strumento di promozione della sua azienda, a tale scopo realizzò un vero e proprio “Ufficio Cinema” all’interno dell’ENI. “L'Italia non è un paese povero” dell'olandese Joris Yvens, che contiene un commento dello scrittore Alberto Moravia; “Ritratto di una grande impresa” di Giacomo Vaccari, impreziosito dai testi di Gian Gaspare Napoletano; “Gela antica e nuova”, che vede tra gli autori Leonardo Sciascia, sono cortometraggi realizzati su misura. I resoconti filmati iniziano insomma dai cinegiornali e giungono fino alle soglie del 2000, vedendo tra i noti “testimonial” anche personaggi del calibro di Dario Fo e Franca Rame, Vittorio Gassman, Franca Valeri, Gabriele Ferzetti, Alberto Bonucci, Raffaella Carrà. Il patrimonio fotografico comprende anche gli scatti di Federico Patellani a Mimmo Jodice, e ancora Aldo Ballo, Bruno Stefani, Marco Anelli, Studio Rotofoto, Studio Giacomelli, Publifoto. L’archivio, aperto al pubblico dal 2006 ma con visita su prenota ingresso programmato, è stato dichiarato «di notevole interesse storico» dalla Soprintendenza archivistica del Lazio. La visita speciale è un evento che segue la mostra fotografica dell’ENI “Viaggio in Africa”, che si è tenuta a Mantova all’inizio di settembre e che partecipa al World Press Photo 2017 di Ferrara dal 29 settembre al 29 ottobre.