Corsa folle contromano. Polizia arresta clandestino ad Artena
Un’Audi rubata corre all’impazzata sulla strada ed è completamente fuori controllo. Immediatamente scatta l’inseguimento della Polizia su Via Velletri. La scena è degna di un film poliziesco. Alla guida dell’auto c’è un rumeno di 26 anni. Immediatamente scatta l’operazione ad “Alto impatto” che impegna 8 auto della polizia in servizio.
La pattuglia che sta viaggiando sulla strada provinciale 600 nella località di Artena si trova all’altezza di un supermercato quando avvista l’auto con a bordo il ricercato. Il controllo sul numero di targa dice che il mezzo è stato rubato a un avvocato di Perugia. I poliziotti intimano al guidatore di rallentare e di fermarsi, ma lui non lo fa, anzi: sentito “l’alt” dei poliziotti, il furfante decide di accelerare a manetta e si apre una via di fuga speronando l’auto dei poliziotti e mettendosi a guidare contromano sulla strada. Semina il panico fra gli altri automobilisti. Si allontana in direzione Lariano provando a far mangiare la polvere ai poliziotti, ma non ci riesce, quindi decide di saltare giù dall’auto rubata ancora in corsa. Disperatamente tenta di darsi alla macchia, ma invano: un’altra volante impegnata nella cattura lo raggiunge e lo arresta senza sparare alcun colpo. L’uomo si dimena ma viene ammanettato. Non è armato. I poliziotti perquisiscono anche l’auto per capire se il ladro fosse penetrato anche nell’appartamento dell’avvocato derubandolo. Ma a bordo del veicolo non trovano nulla che lo faccia pensare. Rovistano più a fondo nell’abitacolo, per fugare il sospetto che il fermato trasportasse sostanze stupefacenti a bordo. Ma non c’è nulla. Conducono l’uomo al commissariato di Colleferro, ma dopo i primi controlli di rito, la Polizia è costretta a rilasciare il fuggitivo malgrado egli debba rispondere delle accuse di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti accompagnano l’albanese all’Ufficio Stranieri della questura di Roma, ma qui i colleghi scoprono che sull’uomo grava un decreto di espulsione eseguito dalla questura di Caserta nel 2014. Perciò il giovane viene arrestato di nuovo ma, questa volta, a causa della sua presenza irregolare in Italia. Il ladro d’auto così finisce nella camera di massima sicurezza della questura di Roma e viene processato per direttissima dal tribunale di Velletri per inottemperanza all’espulsione il giorno seguente.