Da 'Men in Black' a casa nostra: il viaggio alieno di Frank
Capita di innamorarsi di un personaggio visto in un film americano, spesso è impossibile anche solo sperare di poterlo incontrare dal vivo. Nel nostro caso invece aver in casa una piccola star è una felicità alla portata di tutti.
Si tratta del delizioso burberetto a 4 zampe di 'Men in Black'. Oltre alla simpatia innata che ispira con il suo musetto rugoso da cui spunta un piccolo tartufo nero, si può realizzare il sogno di avere a casa un pezzo di cinema che trotterella e, nonostante le sue ridotte dimensioni, sa fare bene il suo lavoro di guardia speciale.
Mr Frank è un carlino, cane di piccola taglia, oggi riconosciuto nel gruppo USA dei 'dog toy', i deliziosi 'cani giocattolo'. Ma la sua storia è davvero antichissima: risale a metà secolo prima della venuta di Cristo quando, dall'altra parte del mondo, nella Cina dell'epoca, già diverse personalità di prestigio sociale indiscusso amavano farsi ritrarre con questo esuberante animaletto in numerosi dipinti e anche opere scultoree.
Non era un caso: il piccolo cagnolino è infatti dalla notte dei tempi un 'cane da grembo' molto fedele che ama costruire un serrato rapporto affettivo articolato con tutta una serie di sbuffi, grugniti e versi nasali con cui comunica.
Sembra che in Asia orientale esistano antichissimi reperti che descrivono i connotati tipici di Mr Franck, identificandolo come cane a muso e zampe corte, popolarissimo nella corte imperiale della Dinastia Song. Sarebbero stati proprio i cavalieri di Gengis Khan a portare il nostro Carlino in Europa dove gli esemplari, ambitissimi, valevano come gioielli e preziosi.
E da allora gli antenati di Mr Franck hanno raggiunto un successo incredibile fino all'ampia diffusione in Europa occidentale, dove ha conquistato le abitazioni settecentesche dei territori dell'attuale Inghilterra.
Di certo questo allegro amico a quattro zampe, per la spiccata particolarità dei suoi tratti fisici e per l'indole molto apprezzata, ha conquistato il cuore di innumerevoli nobildonne di tutti i tempi fino alle ricche francesi del Settecento che ne sfoggiavano, ad incontri ed eventi mondani, esemplari da cui erano inseparabili. Da lì all'elezione a 'mascotte', il passo è breve e all'altezza del Carlino e ne fa la fortuna anche il citato film in cui incarna un abile diplomatico, grande conoscitore di intrighi ed esperto di relazioni intergalattiche.
E' così che il Carlino è entrato nelle nostre case, magari dalla citata serie cinematografica con il duo Will Smit -alias Agente J e Tommy Lee Jones -l'Agente Kappa-, oppure direttamente dal famoso omonimo fumetto 'The Men in Black' o ancora dal videogame che lo vede interagire con gli appassionati delle consolle.
Davvero irresistibile nel fare simpatia con il suo corpo tozzo, con il suo musetto schiacciato, forse perchè nasconde nei grandi occhi scuri incastonati nella testolina pelosa, qualcosa di deliziosamente alieno.