Marino “corre” la sua gara di solidarietà con “Una Città Non Basta”
Marino impegnata nella valorizzazione dell’essere umano, dei valori che la legano alla cristianità, all’amore per le radici e alla storia dell’arte del territorio. Marino che apre le sue braccia per accogliere lo straniero e quanti sono in difficoltà, grazie all’impegno delle associazioni del territorio. In particolare di “Una Città Non basta”, che dal 2011 si occupa di integrazione fornendo corsi di lingua italiana, sostegno materiale e morale, dopo-scuola per i più piccoli, finalizzando il suo impegno all’inserimento sociale e al dialogo fra diverse culture. Storie diverse che si incontrano e che fanno di Marino la casa comune di chi è nato qui e chi arriva dall’altra parte del mondo.
In una piccola strada che costeggia Piazza Garibaldi, tra il giardino comunale e la chiesa del Santissimo Rosario, sotto un arco antico e un cortile attraversato da sampietrini, si apre il portone di “Una Città Non Basta”. Oltre le mura medievali e l’aspetto tipico del borgo nostrano però, superato quel portone, si incontra il sorriso internazionale dei bambini e il coraggio di adulti provenienti da diversi paesi, si accede ad un mondo che parla lingue diverse: africane, il portoghese, l’albanese, il rumeno, il filippino, l’italiano. Questo dialogo è capace di raccontare storie di riscatto e di solidarietà, di un’umanità che si arricchisce reciprocamente grazie all’incontro.
Il centro aggregativo presieduto da Gianni Caucci, in collaborazione con il Comitato di Quartiere “Borgo Garibaldi”, l’Archeoclub “Colli Albani”, l’Azione Famiglie Nuove e l’Azione Mondo Unito, anche quest’anno ha presentato il suo “Pit Stop”, ma lo ha fatto in un modo diverso dal passato. Con il motto «pronti, partenza e… Via!» le iniziative didattiche e formative sono state divulgate ai visitatori, affinché lo scopo da realizzare fosse quello di raggiungere tutti e di farsi conoscere quale realtà importante, soprattutto a beneficio degli stranieri che vivono a Marino e che nell’associazione di volontariato possono trovare un punto di riferimento.
Quest’anno il sorriso di chi accoglie si è fatto ancora più largo perché, in via del tutto eccezionale, il monastero delle suore domenicane di clausura ha aperto le sue porte a gruppi di visitatori dalle 15.30 alle 17.30.
Alle 17.45, Ugo onorati ha guidato i visitatori alla scoperta della chiesa del Santissimo Rosario - il cui ingresso è solitamente riservato alle suore del monastero – tenendo una conversazione sulla storia e l’arte delle immagini della Madonna presenti nelle chiese di Marino.
Alle 19.00 è iniziata la festa del borgo: quel portone si è spalancato e un ricco buffet ha accolto i visitatori. I prodotti sono stati preparati dalle mani dei volontari delle tante associazioni marinesi, dai ristoratori, e dai commercianti che hanno offerto il loro contributo.
È stato allestito anche un mercatino di prodotti artigianali (dai biscotti agli oggetti per la casa) allo scopo di raccogliere fondi per l’acquisto di materiale didattico, cancelleria e quanto di più utile potesse essere per i volontari di “Una Città Non Basta”, che hanno colto l’occasione di presentarsi alla popolazione e di incontrare soprattutto gli stranieri che hanno bisogno di imparare a parlare e a scrivere in italiano e i bambini che hanno da poco cominciato l’anno scolastico. I piccoli, che in quel palazzo nella stradina che costeggia Piazza Garibaldi potranno trovare un sostegno per svolgere i compiti, mentre i volontari potranno trovare, tra le altre cose, quel tesoro inestimabile che è rappresentato da un loro sorriso.