“Operazione Pedagogia”: arrestati 5 esponenti della criminalità organizzata

https://www.lacicala.org/immagini_news/23-10-2017/1508779971-16-.jpg
23/10/2017   19:27

All’alba di questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro albanesi e un italiano. Gli arrestati devono rispondere dei reati di usura, estorsione, lesioni personali, favoreggiamento e detenzione fini spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine si è svolta tra il quartiere romano di Tor Bella Monaca, Albano Laziale, le città di Nuoro e Teramo, dove i carabinieri seguendo diverse piste hanno effettuato alcune perquisizioni.

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, segue a un’attività investigativa molto complessa partita da un sequestro di persona a scopo estorsivo ai danni di un cittadino albanese residente nel territorio prenestino. L’uomo, vessato da tempo per un debito, alla fine di gennaio scorso fu malmenato e sequestrato dai suoi usurai. Per quattro giorni fu segregato all’interno di un casolare di Albano Laziale. Ma durante la prigionia, la vittima, con la scusa di dover chiamare un suo amico per farsi portare denaro contante, contattò invece un Carabiniere del Nucleo Operativo di Palestrina al quale chiese aiuto attraverso un messaggio cifrato e sibillino. Compresa la situazione, il militare si mosse immediatamente. Scattò subito il blitz che portò alla liberazione del sequestrato e all’arresto di due cittadini albanesi del quintetto criminale. L’uomo, durante la sua prigionia fu picchiato e riportò trenta giorni di prognosi per le ferite subite.

Dopo i primi due arresti scattarono le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, caratterizzate da lunghi mesi di intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Le forze dell’ordine tennero sotto osservazione anche la vittima che, continuando a subire minacce e intimidazioni (affinché ritrattasse le sue accuse in tribunale), fu costretto più volte a cambiare domicilio.
Seguendo le indagini, i Carabinieri sono risaliti all’intera organizzazione criminale, i cui componenti hanno un’età media di trent’anni e a loro carico già molti pregiudizi di polizia. Si tratta di sei uomini: cinque di loro sono stati arrestati, l’ultimo è tuttora latitante.
Tra i reati contestati c’è la violenza e la minaccia per costringere a commettere un reato (falsa testimonianza) e lo spaccio di sostanze stupefacenti perché gli investigatori hanno accertato che uno degli arrestati fosse uno spacciatore intermediario: acquistava periodicamente marijuana da una serie di fornitori allo scopo di cederla a terzi.
 


Redazione