Nelle città italiane si respira meglio
Una buona notizia arriva per l’ambiente: la qualità dell’aria nelle grandi città è in miglioramento dal 2006.
Lo stabilisce una ricerca del CNR-Kyoto Club, presentata lo scorso 8 novembre alla rassegna Ecomondo di Rimini. Il Centro Nazionale delle Ricerche e l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico hanno presentato il rapporto “Mobilitaria” sulla politica ambientale sostenibile in 14 città metropolitane italiane. La ricerca rivela che negli ultimi 10 anni la quantità di biossido d’azoto (NO2, polveri sottili) nell’aria è diminuita, nonostante gli sforamenti dei limiti di concentrazione di polveri sottili (PM10 e PM2) nell’atmosfera durante il corso dell’anno siano sempre frequenti. Questo progresso è dovuto anche alla diminuzione delle immatricolazioni di automobili e all’aumento della circolazione di veicoli a diesel.
L’NO2 è diminuito nell’aria di tutte le città. Il PM10 (polvere sottile, inalabile e quindi pericolosa per la salute), invece, è diminuito soltanto a Napoli, Roma, Venezia, Torino e Milano. La concentrazione di PM2,5 si è abbassata perà solo a Torino e a Milano. Nel corso dell’ ultimo anno, il superamento dei valori limite di NO2 nell’aria sono stati più frequenti a Roma, Torino, Firenze, Napoli, Genova e Catania, restando comunque alti ovunque.
Per questo, a causa della qualità dell’aria fuori norma, l’Italia è gravata da procedure di infrazione da parte dell’UE che per noi si traducono in minor salute e sanzioni economiche.