Justice League

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15/11/2017   19:38

Titolo originale: Justice League
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Usa
Anno: 2017
Durata: 121 min
Genere: Fantasy / Azione
Regia: Zack Snyder
Sceneggiatura: Chris Terrio, Josh Whedon
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Jason Momoa, Ezra Miller, Ray Fisher, Jeremy Irons, Amy Adams, J.K. Simmons, Diane Lane

Continua l’avanzata cinematografica della DC Comics e, film dopo film, diventa sempre più evidente la volontà di emulare, malamente, quanto è stato fatto sul grande schermo, in più o meno una decina d’anni, dalla Marvel Cinematic Universe. La volontà della DC è stata subito chiara dal 2013 (anno d’uscita de L’uomo d’acciaio): portare sul grande schermo alcuni tra i supereroi più noti di sempre attraverso un autentico “reticolo cinematografico” destinato a far incrociare tra loro tutti questi beniamini fino a giungere al capitolo utile a fargli incontrare tutti. Justice League, per l’appunto.

Nulla di più e nulla di meno a ciò a cui la Marvel ci ha abituati da tempo. L’unica corposa differenza, a prescindere dalla singola qualità dei film, è ravvisabile nel modus operandi delle due aziende perché lì dove la Marvel continua a compiere piccoli passi e ben assestati, indispensabili a far crescere l’Universo in modo chiaro e sistematico, la DC non sta facendo altro che bruciare le tappe sfornando film su film che si susseguono in modo disordinato, confusionario e senza un reale criterio di logica.
Come detto, le danze sono state aperte dal brutto L’uomo d’acciaio, per poi continuare con l’ancor peggiore Batman Vs Superman fino ad arrivare al mediocre Wonder Woman. Saltando a piè pari una manciata di tappe intermedie e indispensabili, la DC accelera il processo produttivo dei propri cine-comics e ci lancia sul grande schermo subito il capitolo “collettivo”, Justice League, con l’unica ed inevitabile conseguenza di partorire un vero polpettone-cinematografico, un film esageratamente superficiale in ogni dove che paga lo scotto d’essere arrivato davvero troppo presto.

La storia riparte, più o meno, lì dove l’avevamo lasciata alla fine di Batman Vs Superman. L’uomo d’acciaio (Henry Cavill) è morto lasciando un velo di tristezza e desolazione su Metropolis, Gotham City e tutto il resto del Mondo. Bruce Wayne (ancora una volta Ben Affleck) è addolorato per la scomparsa del kryptoniano e il sacrificio di quest’ultimo è servito a smuovere la coscienza del miliardario di Gotham facendogli capire che la morte di Superman deve rappresentare l’inizio di qualche cosa e non la fine. All’arrivo di un nuovo temibile cattivo, l’alieno Steppenwolf intenzionato come tutti a distruggere l’umanità, Bruce Wayne decide di mettere insieme una squadra formata da persone speciali: la sua amica Amazzone Diana Price, meglio nota come Wonder Woman (Gal Gadot), il giovane e velocissimo Barry Allen in arte Flash (Ezra Miller), il burbero Arthur Curry conosciuto come Aquaman (Jason Momoa) e il cibernetico Victor Stone alias Cyborg (Ray Fisher). Ma questa squadra di eroi e supereroi sarà in grado di fronteggiare la minaccia di Steppenwolf? O sarà necessario risvegliare dal regno dei morti il buon Superman? La risposta è più che mai scontata.

Andiamo subito al sodo e diciamo senza effimeri preliminari che Justice League è un film totalmente sbagliato dal primo fino all’ultimo minuto che si fa sintesi di un processo produttivo clamorosamente fallimentare. Durante la visione del film, infatti, si ha la sgradevole sensazione di assistere ad un trailer lungo due ore. Un verdetto prevedibile, a dire il vero, perché come si accennava poche righe più su il film della Justice League è arrivato troppo presto, in un momento in cui il mosaico creato dalla DC non era ancora ben costruito. Troppe cose da introdurre, in questo film, e troppe situazioni da raccontare che avrebbero necessitato ben più di due ore di durata (occhio, la versione originale del film sfiorava le tre ore…ridotte drasticamente a due per l’uscita nelle sale). Sappiamo tutto quello che c’è da sapere su Bruce Wayne/Batman e sulla sua faida con Superman, grazie al recente film di Patty Jenkins conosciamo bene l’Amazzone Diana Price, ma non abbiamo la più pallida idea di chi sia Aquaman (lo scopriremo solo il prossimo anno, con l’uscita del film a lui dedicato e diretto da James Wan). E chi è Flash? E come è venuto fuori Cyborg? E di conseguenza, chi è Steppenwolf e da dove viene di preciso? Ma non finisce qui. Troppo poco sappiamo dei tre “cubi” (qualcuno ha detto Gemme dell’Infinito?) capaci di dare poteri illimitati a chi riuscirà a possederli ed unirli.


Troppe domande a cui il film deve rispondere in poco, pochissimo tempo. E le risposte non sempre arrivano oppure, quando lo fanno, sono sbrigative e superficiali come il resto della “giostra”. Se consideriamo, poi, l’ora omessa dal cut definitivo c’era da aspettarselo un film come questo.
Justice League è un grosso pasticcio, un giocattolone fracassone e tutto effetti speciali che non riesce a raccontare nulla. Non c’è una reale storia da seguire, nessuna linea orizzontale a cui appassionarsi, solo un insieme di sketch e sequenze d’azione cucite l’un l’altra e senza una reale logica narrativa. Le cose accadono perché devono accadere e dopo una mezz’ora scarsa allo spettatore non resta altra da fare che rassegnarsi e prendere una scelta di fronte al bivio in cui viene posto: alzarsi e abbandonare la sala per spendere meglio il proprio tempo facendo altro o spegnere il cervello e gustarsi i molteplici combattimenti chiassosi sullo sfondo di palazzi che crollano.
In questo enorme sbaglio, diretto dallo smarrito Zach Snyder (che non ha finito il film a causa della prematura morte della figlia e al cui posto e subentrato Joss Whedon), ne esce bene solo Wonder Woman che sembra essere l’unico personaggio che abbia goduto di una scrittura, seppur parziale. Poco o nulla da dire sulle new entry, segnaliamo solo il pessimo Ezra Miller che da vita ad un Flash altamente odioso e insopportabile nel suo dover essere, in modo più che mai forzato, l’elemento comico della vicenda.
Tanti, poi, i personaggi secondari che dovrebbero avere un’importanza ma che alla fine si riducono a semplici comparse. Tra questi citiamo Jeremy Irons nel ruolo di Alfred, Amy Adams in quelli di Lois Lane, Diane Lane ancora una volta come Martha Kent e il simpatico J.K. Simmons per la prima volta nei panni del Commissario Gordon ma che davvero è inserito nel film in modo semplicistico e pretestuoso.
 


Giuliano Giacomelli