Le bollette del telefono torneranno a cadenza mensile. Il gestore, se non si adegua, risarcisce i clienti

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15/11/2017   06:05

 La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento del relatore Silvio Lai che prevede come “standard minimo” il pagamento delle bollette telefoniche (per il fisso e per il mobile) a cadenza mensile o suoi multipli. Si tratta di un provvedimento messo in atto per correggere il comportamento dei gestori telefonici che avevano adottato pagamenti ogni 20 o 28 giorni. Da oggi la legge è valida a tutti gli effetti, dunque, nel caso vi fossero variazioni illegittime nelle fatturazioni, la compagnia dovrà versare al cliente un indennizzo forfettario di 50 euro, maggiorato di un euro al giorno oltre la scadenza indicata dall’Agcom per cessare la condotta indebita. Lo stop delle bollette a 28 giorni riguarda anche “imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica” (dunque anche i contratti con le pay TV), con l’esclusione di promozioni non rinnovabili, quindi temporanee, e inferiori a un mese.
Gli operatori hanno 4 mesi  di tempo per adeguarsi e sono obbligati dalla legge a fornire informazioni chiare e trasparenti sulle offerte.
Inoltre, gli operatori del telefono, in fase di promozione e di contratto coi clienti, dovranno dichiarare se la fibra ottica arriva realmente al domicilio oppure soltanto alla centrale.
La legge prevede infine facilitazioni per gli studenti universitari fuori sede (che abbiano affittato un appartamento, per motivi di studio, ad almeno a 100 Km dal comune di residenza) che vogliano stipulare un contratto per internet e/o il telefono.
La legge non riguarda le bollette di luce e gas poiché  per queste ultime il periodo di fatturazione viene calcolato in base al consumo effettivo e non ogni 30 giorni.
Se gli operatori non si adegueranno, i clienti potranno denunciarli accedendo al sito dell'Agcom.


Giuseppina Brandonisio