Grottaferrata, nasce il comitato "No SPRAR"
Immigrazione e accoglienza, due temi molto sentiti che coinvolgono ormai sempre più spesso il territorio dei Castelli Romani. Siamo abituati ormai nelle grandi città a confrontarci con persone e culture di varie etnie nonostante problemi di integrazione che accompagnano inevitabilmente ogni processo di convivenza, ma si sa, le grandi città, fin dall’antichità, sono state sempre un centro di scambio interculturale. Cosa ben diversa è quando ci si confronta con i paesi, spesso piccole comunità dove l’integrazione è sempre più difficile e dove il “diverso” è percepito come una minaccia, di conseguenza la paura aumenta sopratutto quando ad intrecciarsi con l’immigrazione ci si mette anche la criminalità e il terrorismo. Con queste premesse nasce a Grottaferrata il 22 Novembre - per iniziativa di un gruppo di cittadini riunitosi all’assemblea indetta da “Riprendiamoci Grottaferrata” - il comitato No Sprar (Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Il centro della polemica è la delibera di giunta n° 47 del 7/11/2017. “Il Ministero dell’Interno con circolare N° 7324 del 29 agosto 2016 ha rammentato agli Enti locali - così specificato nella delibera - l’importanza dell’adesione alla rete SPRAR per contribuire a costituire un sistema di accoglienza, quanto più diffusa sull’intero ambito”. Nella delibera inoltre si ricorda che il Comune di Grottaferrata non ha ancora ottemperato alle quote previste per l’accoglienza dei richiedenti asilo e che, a tal fine, sono messi a disposizione dei fondi per la realizzazione di interventi di accoglienza . Il progetto Sprar partirà ufficialmente il 1 luglio 2018 per la durata di tre anni./p>
La tipologia dei destinatari dello Sprar sarà di nuclei familiari e nuclei familiari monoparentali. Il progetto si dovrà avvalere di strutture residenziali e civili abitazioni (le persone non potranno essere più di dieci per ogni ambito), adibite all’accoglienza e immediatamente fruibili, conformi alle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali, in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica, nonché ubicate in centri abitati adeguatamente coperti dai servizi dal trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione dei servizi. Scopo del comitato sarà di riunire tutti i Grottaferratesi contrari all’arrivo dei 76 migranti in strutture del territorio come previsto dal progetto Sprar a cui la giunta ha deciso di aderire.
Il comitato sarà un riferimento per l’informazione dei cittadini riguardo a un provvedimento non condiviso dalla cittadinanza che "si è già fortemente levata contro una decisione calata dall’alto e, nella sostanza e nei fatti, discriminatorio nei confronti dei cittadini italiani".
Il comitato si oppone a tale provvedimento in considerazione dei problemi di sicurezza e degrado che potrebbero presentarsi a fronte delle difficoltà di gestione dei soggetti ospitati.
Seguiranno iniziative che coinvolgeranno tutti i Grottaferratesi.
Gianni Alfonsi