Una imperdibile Storia di borgata
Al Teatro 'Anfitrione' è in programma fino al 10 dicembre "Storia di borgata" commedia trascinante che vede protagonista l'attore Pietro Romano che dirige e riadatta il testo di Gianni Quinto.
Una finestra sulla romanità che fa riflettere su una pagina della nostra storia condivisa: la Seconda Guerra Mondiale. In una Roma ferita dalla miseria, dalla questione politica nella fattispecie di valenza internazionale, dall’umiliazione che la drammatica circostanza non risparmia all’intero genere umano. Ma, perfino in questo contesto drammatico, la forza della romanità, carica di tutta la propria dirompente capacità d’ironia, in cui l’arte del canzonare e del canzonarsi esorcizzano, addirittura, la difficoltà storica, riesce ad essere la chiave di volta per gestire al meglio le terribili circostanze.
Spetta all'artista Pietro Romano aver inaugurato la stagione 2017/2018 portando avanti il meritorio progetto di conservazione e diffusione della cultura vernacolare più antica della Storia, nel binomio inscindibile con il Teatro, mantenendo la propria unicità e riuscendo ancora a sorprendere. Cavalcando il successo di pubblico si susseguono ultime dieci serate di spettacolo che hanno aperto brillantemente il cartellone.Dopo le indiscutibilmente fortunate pièces in cui la strategia traspositiva dei classici (Goldoni, Molière, fino all’eccezionale successo di Miseria e Nobiltà di Scarpetta, in scena per ben due tranches di repliche nella scorsa stagione), ormai collaudata e vincente, ha entusiasmato il pubblico fino all’assoluto sold out.
Romano, che adatta, dirige ed interpreta, l’opera di Quinto, sfida i requisiti tradizionali della commedia.
I personaggi che ruotano intorno al protagonista, Checco, incarnano una realtà che tutto lascerebbero immaginare fuorché l’ilarità: eppure Romano stupisce di nuovo, con l’eleganza del livello artistico che lo contraddistingue, trasmettendo alla storia quella leggerezza che la rende godibilissima.
Con verace ed autentica esposizione dialettale la scena ci trasporta nello storico rione romano di Testaccio del 1944, dove la bravura degli interpreti fa rivivere agli spettatori tutta la gamma delle corde emozionali dal dramma alla tenerezza.
Merito anche degli attori che calcano il palco: Graziano Scarabicchi, Clea Scala, Tommaso Moro, Diego Migeni, Vittorio Aparo e con Marina Vitolo e Serena D'Ercole.
La condizione sociale di Checco e Nina, di Ghituccia, di Pecoretti, di Alfredo e Laura, offre l’immagine storica di una realtà provata, contro la quale vince l’ironia di una romanità che sfida col proprio umorismo i canoni dei fatti, meritando che giunga il colpo di scena mozzi il fiato.
E' tutto un susseguirsi di intrighi, intrecci, accadimenti perfettamente incastonati nel momento storico in cui lo spettatore viene calato e accompagnato a riflettere in modo introspettivo sull'umana condizione pur mantenendo il tenore della commedia.
In scena al Teatro Anfitrione di Roma
dal 22 novembre al 10 dicembre 2017
Teatro ANFITRIONE
Via di San Saba, 24
00153 Roma
info e prenotazioni: 3271117432
pietroromanostaff@gmail.com - caputmundipubblico@gmail.co