Marino, piano anti-neve un buco nell’acqua: falliscono le misure per la messa in sicurezza delle strade
A Marino non nevica più da un giorno e mezzo. Ieri pomeriggio, un timido sole è perfino apparso, facendoci godere qualche minuto di tepore in questo gelo tagliente. Oggi, il cielo, coperto e parzialmente nuvoloso, s’è colorato di un pallido celestino. Ma, abbassando lo sguardo fino a terra, vediamo i nostri piedi stare in equilibrio a stento, per le tante, troppe, lastre di ghiaccio, che restano, e che trasformano i nostri marciapiedi in vere e proprie piste di pattinaggio. Il ricorso ai mezzi spargisale, infatti, si è rivelato insufficiente, tant’è che il malcontento della città in queste ore si esprime su Facebook.
Laura: Beh non ci vuole una scienza a capire che in queste giornate si tende a uscire a piedi è i marciapiedi pieno di lastre di ghiaccio sono molto pericolosi
Paola: Ovunque c è ghiaccio è pericolosissimo!
Annalisa: Arrivati a questo punto non so cosa dire, solo io mi sento presa in giro??' Ordinanze ambigue, scelte pessime, situazioni ingestibili.
Molti Genitori sono sconcertati, perché questa mattina i loro figli sono stati costretti ad entrare a scuola rischiando di cadere e hanno trovato le aule fredde e un’organizzazione di una arretratezza imbarazzante.
Riportiamo per intero una nota della Consigliera Di Giulio:"Fare l'amministratore pubblico comporta oneri ed onori. Sopratutto se si è retribuiti dai cittadini. Significava ad esempio, in situazioni eccezionali, andare stamane nelle scuole prima dell'apertura per verificare che i riscaldamenti funzionassero e l'accesso fosse in sicurezza, per i bambini e per il personale. A questo punto è legittimo chiedersi quali controlli e chi li ha fatti, e mi aspetto una risposta dagli Amministratori, più abili con la tastiera che con i fatti concreti. Altrimenti è vero che chiunque può candidarsi a farlo, almeno per garantirsi un reddito."
Riportiamo alcuni commenti:
Altre voci di Marino dai social network:
Marco:
Veramente senza parole... Manco in Burundi.
Ma veramente avete fatto mandare i ragazzi a scuola alla Ungaretti coi marciapiedi ancora ghiacciati, i riscaldamenti che non funzionavano e sono dovuti ritornare a casa morti di freddo? Ma non avete provato gli impianti? Non dovevate tenerli accesi da prima per tenere la scuola calda? Ma non potevate avvisare prima?
Claudia: Anche alla massimo d'azeglio chiusa perché i termosifoni non funzionano....ma chi cavolo l'ha fatti sti controlli?
Ciò è avvenuto dopo, per la decisione del Sindaco Colizza di aprire le scuole questa mattina, contrariamente a quanto avevano deciso il suo omologo di Castel Gandolfo, Frascati e i Sindaci dei Comuni colpiti dall’ondata di gelo. A Marino infatti, ultimati tutti i sopralluoghi che hanno confermato la piena agibilità e funzionalità degli spazi interni ed esterni - come strade, marciapiedi e percorsi per raggiungere gli istituti scolastici – ci si è illusi che tutto fosse tornato normale. Le famiglie, certe che oggi i loro figli sarebbero andati a scuola, li hanno accompagnati. Le mamme lavoratrici, sicure di poter affidare il loro bambino alla cura delle maestre, hanno fatto a meno di chiamare la baby sitter, il personale scolastico pendolare si è messo in viaggio con la macchina o coi mezzi pubblici per arrivare a scuola da comuni montani ancora più gelidi di Marino, come ad esempio Rocca di Papa. A trovare le brutte sorprese sono stati per primi i maninesi andati a piedi, che non risparmiano note di rispettoso disappunto al primo cittadino. Insomma, alla scuola Massimo D'Azelio, i bambini non sono rimasti per il freddo, i genitori hanno preferito riportarseli a casa.
Lomazzo
Mi permetto di scrivere qui per la prima volta come cittadino ma soprattutto come padre. Ieri il nostro primo cittadino a confermato l'apertura delle scuole assicurando di aver fatto dei sopralluoghi presso di esse e che i nostri figli potessero entrare tranquillamente. Invece questa mattina sono venuto a conoscenza che nel Plesso ungheresi G. Ungaretti non è stata neanche aperta... I ragazzi si trovano senza riscaldamenti quindi al freddo e con tutto il giardino completamente ghiacciato, i bidelli che si lamentavano che nessuno aveva aperto la scuola per vederla .....e allora qui mi chiedo ma quale controlli? Quale sopralluoghi sono stati fatti? Ditemi voi se è gusto far stare dei ragazzi al freddo a - 2 alle 8.00 del mattino dentro una scuola. E questo significa tutelare i minori! GRAZIE MILLE SINDACO
Barbara: È uno schifo e una vergogna...poco fa ho letto un post di una signora che ha fotografato la situazione della scuola Morosini...tutto ghiacciato fuori perché non é stato buttato il sale e alcuni bimbi sono scivolati uno si è fatto anche male!! Le scuole devono essere le prime ad essere controllate e messe in sicurezza
Maya: Questo è il marciapiede di corso Trieste.....immagino i marciapiedi secondari.....Non venitemi a dire che è dovere del negoziante perché non ci sto'.... visto che paga le tasse....ed è un diritto del comune provvedere....
Gli impianti per il riscaldamento non erano in funzione infatti, né alla scuola Massimo D’Azelio, né alla Ungaretti. Bisogna ricordare che le caldaie spesso si bloccano o si spengono, soprattutto se sono vecchie quanto quella della scuola Massimo D’Azelio dove, anche fuori dall’emergenza di questi giorni, rimane spenta per molti lunedì, probabilmente perché non riesce a ripartire dopo lo spegnimento del sabato, secondo quanto ci segnalano alcune mamme che sentono i loro piccoli lamentarsi perché in classe fa freddo puntualmente. L’amministrazione comunale, che ha effettuato i sopralluoghi, quindi non poteva ignorare il rischio di malfunzionamento, considerando l’obsolescenza degli impianti.
La responsabilità delle strade ancora lastricate di ghiaccio, soprattutto marciapiedi e strade secondarie in discesa, va attribuita invece all’inefficienza organizzativa del piano di manutenzione e ripristino della viabilità. In queste ore infatti si deve dar conto di un piccolo rimpallo di responsabilità tra la Protezione Civile e la Società Multiservizi: sulla seconda ricadrebbe l’onere di «provvedere allo sgombero della neve nelle aree, vie, piazze, spazi pubblici…», secondo quanto stabilito dall’articolo 3°, comma 12, del Capitolato speciale d’appalto sottoscritto nel 2008.
In prossimità dell’ingresso della scuola per l’infanzia Morosini, qualcuno denuncia d'esser scivolato, ma per il primo cittadino, oggi, le strade di Marino erano praticabili e le scuole potevano riaprire perché raggiungibili, agibili e idonee alla ripresa delle attività normali. Gli impianti per il riscaldamento non erano in funzione però. Infatti, né alla scuola Massimo D’Azelio, né alla Ungaretti erano stati accesi e gli ambienti riscaldati.
La responsabilità delle strade ancora lastricate di ghiaccio, soprattutto marciapiedi e strade secondarie in discesa, va attribuita invece all’inefficienza organizzativa del piano di manutenzione e ripristino della viabilità. In queste ore infatti si deve dar conto di un piccolo rimpallo di responsabilità tra la Protezione Civile e la Società Multiservizi: sulla seconda ricadrebbe l’onere di « provvedere allo sgombero della neve nelle aree, vie, piazze, spazi pubblici…», secondo quanto stabilito dall’articolo 3°, comma 12, del Capitolato speciale d’appalto sottoscritto nel 2008.
In prossimità dell’ingresso della scuola per l’infanzia Morosini, qualcuno si lamenta d’esser è scivolato, ma per il primo cittadino, oggi, le strade di Marino erano praticabili e le scuole potevano riaprire perché raggiungibili, agibili e idonee alla ripresa delle attività normali.