Disabilità: Ardea abbatte barriere. L’associazione “Luca Coscioni” presenta a Poggiponzi l'app dedicata
Sono stati ultimati in questi giorni i lavori di montaggio della pedana che permetterà ai disabili motori di accedere a qualsiasi zona della sala consiliare del Comune di Ardea. I lavori sono stati possibili a costo zero per l'amministrazione, grazie alla collaborazione della società Fiamma 2000 la quale, avendo già in essere una convenzione per la rimozione delle barriere architettoniche nelle scuole del territorio, ha provveduto a eliminare anche questa. La sala consiliare (costruita nel 2012) è una struttura a disposizione della cittadinanza e ospita durante tutto l’anno non solo eventi di carattere istituzionale ma anche iniziative legate al mondo della cultura e della scuola. “La presenza di barriere architettoniche ha più volte creato situazioni di imbarazzo prima ancora che il mancato rispetto delle normative di legge – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Lucio Zito – Abbiamo raggiunto in questi mesi diversi obiettivi sulla partecipazione proprio per la sala consiliare: finalmente la struttura è coperta dal wifi, c'è lo streaming delle sedute e ora l'abbiamo resa accessibile”.
Un impegno che era doveroso assumersi e portare a termine che non manca di mettere in luce come attualmente la situazione degli accessi garantiti nei pubblici uffici alle persone con disabilità siano ancora carenti in molti comuni italiani, soprattutto in provincia.
I Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), infatti, sono previsti dal 1992: la maggior parte dei Comuni non si è adeguata alla normativa e risulta inaccessibile ai disabili, sia motori che sensoriali.
Lo scorso 7 aprile, al Teatro Politeama di Poggiponzi, l’Associazione “Luca Coscioni” ha presentato l’app gratuita “No Barriere” nell’ambito dell’iniziativa “Vorrei ma non posso”. L’applicazione propone una mappatura di tutti gli ostacoli e le barriere presenti sul territorio nazionale: una bella iniziativa per segnalare i problemi d’accessibilità alla quale, si auspica, possano seguire delle soluzioni pratiche in quei comuni italiani che non sono ancora a norma.