Una preghiera per Alfie
Riceviamo e pubblichiamo un appello dei nostri lettori. Una giornata di preghiera per Alfie. La famiglia del piccolo sta vivendo ore tragiche e concitate e dopo l'ennesimo rifiuto della giustizia di trasferire il bimbo in Italia, i genitori hanno chiesto il silenzio stampa. Ma la redazione della Cicala si unisce a questa preghiera, che segue la fiaccolata che si è svolta ieri in Piazza San Pietro. Ricordiamo che Alfie, 23 mesi, è affetto da una malattia degenerativa irreversibile: non ha alcuna speranza di vivere. I medici gli hanno staccato la ventilazione artificiale e il piccolo continua a respirare, ma ha una degenerazione crerebrale progressiva e quindi di tutti gli organi. Il papà ha chiesto a Papa Francesco di andare a Liverpool, all'ospedale dove il bambino è ricoverato, ma è altrettanto deciso a trasferire suo figlio in Italia. Alfie è ormai cittadino italiano (il nostro Stato gli ha concesso la cittadinanza), dunque i genitori del bambino, contro il trasferimento a Roma, hanno presentato ricorso a un giudice italiano, intendendo trasferire il caso sotto la giurisdizione del nostro Paese. Ma, per il momento, raccogliamo l'appello dei lettori. Ecco il testo della preghiera:
Oggi molte coscienze sono offuscate, oppresse, altre sono troppo deboli per opporsi ai compromessi dei poteri forti e temono di schierarsi dalla parte della Verità. Abbiamo bisogno di Luce e di riscoprire il senso della nostra vita, che non risiede né nel potere personale, né nel potere economico, né nell’apparire, né nell’appagare il piacere personale, ma solo nel compiere il Bene e quindi anche nel difendere la sacralità della vita in ogni sua espressione e condizione. È il momento di dire NO ad ogni ingiustizia, ad ogni minaccia contro la vita, contro la libertà di espressione, di scelta e di cura, specie quando riguarda genitori che esprimono amore per loro figlio.C’è l’urgenza di svegliare la coscienza di ogni persona e di unirci come un’anima sola per chiedere che trionfino il Bene, la Libertà, la Giustizia e l’Amore verso tutti. Per questo motivo, è stata indetta UNA GIORNATA DI PREGHIERA E DI DIGIUNO PER VENERDÌ 27 APRILE Ognuno scelga la preghiera del cuore che ritiene più utile e scelga anche il tempo e la modalità di digiuno o rinuncia che preferisce. Nessuno di noi, isolatamente, ha la forza per opporsi al dilagare del male e per migliorare il mondo, ma insieme, con umiltà e volontà, otterremo questo dono".