A 8 anni abusato sessualmente dal nonno ma i genitori non gli credono
L’orco, all’epoca aveva 67 anni e il ragazzino 8. Il nonno ha abusato del suo nipotino per tre anni. Con la scusa di “fare dei giochi”, l’anziano costringeva il piccolo ad avere rapporti sessuali.
Dopo l’abuso, il piccolo tornava a casa. La violenza si consumava quando il bambino andava a stare nella casa delle vacanze di suo nonno. Al ritorno da suoi genitori, gli raccontava tutto, ma la mamma e il papà, convinti che il loro figlio avesse una fervida fantasia, non gli avevano mai creduto, finché non avviene un fatto: i genitori si separano, il padre trova una nuova compagna con un figlio di 13 anni, il mostro abusa anche del nipote adottivo e il ragazzo racconta agli insegnanti d’esser stato violentato dal genitore del patrigno. La scuola allora interpella i servizi sociali, scattano le indagini della polizia e l’uomo viene arrestato ma rinviato in giudizio dal tribunale di Tivoli.
La scoperta degli abusi sui due ragazzini risale al 2011.
Oggi, il tredicenne ha 20 anni e si è costituito parte civile nel processo per abusi sessuali su minori contro il vecchio abusante, sarà giudicato dalla corte d’appello di Roma il prossimo 29 maggio.
Una vicenda giudiziaria che si spera possa concludersi bene con una condanna equa. Più difficile sarà curare le ferite inferte a questi due ragazzi che, oltre alle violenze, hanno subito anche l’offesa e l’umiliazione del non essere creduti.