Frascati, presentato in Commissione il progetto dello Sprar
Si è tenuta ieri pomeriggio alle 16, nella sede comunale, la Commissione “Agenda digitale, Stato Civile, Coesione Sociale, Servizi per la salute, Innovazione Tecnologica, Diritti Civili, Accoglienza ed integrazione, Pari Opportunità e Smart City”, per presentare le linee guida relative all’adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), decisa con Delibera di Giunta numero 71 del 6 aprile 2018. «Con l’adesione al progetto Sprar questa Amministrazione conferma la sua attenzione al fenomeno migratorio, che coinvolge l’Italia e l’Europa intera, decidendo di governare i flussi e gestire il processo di accoglienza, invece di subirlo - dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. In questo modo siamo sicuri di aver fatto soprattutto gli interessi e il bene della Città». La Commissione è stata convocata dal Presidente Consigliere Roberto Gherardi de Candei, su richiesta dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessia De Carli. Erano presenti i Consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, oltre alle Forze dell’Ordine, i funzionari responsabili dei Servizi Sociali e le rappresentanze di liberi cittadini.
L’Assessore De Carli ha illustrato le ragioni di urgenza e di opportunità che hanno condotto l’Amministrazione ad adottare l’adesione allo SPRAR, con particolare enfasi sulla necessità di rispettare il termine stabilito del 31 marzo (poi prorogato al 16 aprile), per la presentazione del progetto al Ministero dell’Interno. Formalizzando la sua intenzione di aderire allo SPRAR entro la scadenza sopra detta, il Comune di Frascati ha avuto accesso alla “clausola di salvaguardia”, che rende i Comuni aderenti allo SPRAR esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza (vedi CAS).
«La Commissione di ieri è stata utile per presentare ai Gruppi Consiliari di Minoranza il progetto dello Sprar deciso dall’Amministrazione comunale e inviato al Ministero dell’Interno - dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Alessia De Carli -. Ho apprezzato l’interesse e partecipazione dei Consiglieri e ho affrontato con loro i dubbi emersi e le criticità rilevate. Ci sono molti aspetti ancora da definire nel progetto di adesione che potremo discutere e risolvere insieme ai Gruppi Consiliari. Ci tengo infine a sottolineare che i finanziamenti per lo Sprar sono alternativi alle fonti di bilancio e vengono dal fondo sociale europeo e avranno una ricaduta importante sul territorio».
Se il Ministero dell’Interno approverà il progetto presentato dall’Amministrazione comunale, il Centro di Accoglienza Straordinaria CAS, già presente a Frascati e che attualmente ospita 50 migranti, sarà chiuso contestualmente all’attivazione del progetto SPRAR.
Il progetto presentato, in linea con la disciplina prevista nel Piano Nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo e rifugiati, prevede che la Città di Frascati ospiti un massimo di 81 persone, rappresentate da nuclei familiari, anche monoparentali, organizzate in gruppi di 14/15 persone distribuite in 5 o 6 immobili.