Ospedale di Velletri: dichiarazioni bomba dal dott.Messori
Dichiarazioni scottanti quelle del dott. Fabio Messori rispetto all'ospedale di Velletri: ‘Pazienti sulle barelle per 10 giorni. Resti un Dea di I Livello’. Così il medico, viceprimario del Pronto Soccorso dell'ospedale di Velletri, ha lanciato l'allarme che è risuonato dall'aula consiliare del Comune veliterno dove era in corso la presentazione delle linee programmatiche della Giunta Pocci. Parole che sicuramente hanno catturato l'attenzione di tutti i presenti visto che, tra l'altro, l'amara questione del 'Paolo Colombo' era già stata messa a nudo dallo stesso dottor Messori, eletto nella lista 'ViviAmo Velletri', in più occasioni. Adesso però, a pochi giorni dalla notizia del finanziamento Regionale per la 'Camera Calda' del nosocomio veliterno e alla vigilia dell'apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli, quelle pesanti dichiarazioni assumono un più grave peso e il suono di un forte allarme.
Dal prossimo 18 dicembre sarà attivo l'atteso nuovo Ospedale dei Castelli, e sono molti gli interrogativi della gente. Cosa accadrà con l'apertura del nuovo Ospedale dei Castelli? Ci sarà una fuga di professionalità verso la nuova struttura? Nel territorio, come si modificheranno gli equilibri tra pubblico e privato rispetto alla sanità? Che ruolo avrà il 'Paolo Colombo'? “Lavoro da circa 18 anni all’Ospedale di Velletri - ha dichiarato il dottor Messori - e in questo tempo ho assistito ad un trend sempre più negativo, vissuto sulla mia pelle, attraverso un costante impoverimento della struttura”.
In cosa consiste in concreto questo impoverimento lo sanno bene i cittadini che lo hanno sperimentato anche su se stessi o sui propri cari e, nello specifico, Messori passa in rassegna le molteplici criticità proprio analizzandone gli esiti mortali avuti, ad esempio, nel recente fatto di cronaca che ha coinvolto in una intossicazione mortale una famiglia di Rocca di Papa per aver mangiato funghi velenosi. “Purtroppo. -ha detto Messori- nella nostra Asl non abbiamo più un esperto micologo, una figura sulla quale in precedenza potevamo invece contare. Ce ne é soltanto uno a Pomezia, ed urge pertanto ripristinare questa figura, essenziale in casi come quello avvenuto nei giorni scorsi”.
Terribile la situazione dei vari reparti: “Radiologia é in grande affanno, i medici sono pochi e gira persino voce che presto si potrebbe persino passare ad un servizio h12. Un’ipotesi inaccettabile, che a Velletri non deve accadere e non permetterò che accada”. “Medicina e il Pronto Soccorso – ha proseguito il dottor Fabio Messori – sono in crisi per quanto riguarda le unità operative, sia di medici che di infermieri”. “In Pronto Soccorso ci ritroviamo con 4 figure fisse e 8 che hanno i piedi anche in un’altra struttura. Ci sono turni scoperti, per i quali servirebbe almeno un’altra unità. Ma non c’è una programmazione adeguata e, a questi ritmi, manca persino la formazione, cruciale per un medico, e fondamentale per evitare che i cittadini di Velletri diventino cittadini di Serie B”. “Nel reparto di Chirurgia – ha dichiarato inoltre Messori– viviamo il paradosso di avere più medici che posti letto, mentre Cardiologia ha ricevuto due gocce nel mare, pur restando intatte le criticità del passato”.
Queste dichiarazioni si accendono allarmanti se si ragiona sulla situazione complessiva. Dunque, ha argomentato Messori : “ E’ necessario avere un Dipartimento d’emergenza importante, in grado di fare la diagnosi nel miglior tempo possibile, con una Tac nuova ed un reparto chirurgia d’emergenza”. “Il sentore comune é che molto lavoro verrà spostato ad Ariccia, ma non credo a tale eventualità, tenendo conto che il bacino d’utenza del nostro ospedale é davvero vasto. Non credo nemmeno alla riduzione dei flussi e penso anzi fermamente che l’Ospedale di Velletri debba restare un Dea di primo livello. Se così non dovesse essere qualcuno si prenda la briga di venircelo a dire, visto che l’Ospedale dei Castelli avrà delle difficoltà a partire e almeno per un paio di mesi in tanti verranno da noi”. Rispetto al rapporto tra strutture sanitarie pubbliche e private Messori ha detto: “Spesso e volentieri la Clinica Madonna delle Grazie ci sostiene nei momenti bui, quelli in cui abbiamo avuto pazienti buttati sulle barelle, anche fino a 10 giorni. Lo hanno fatto anche mettendoci a disposizione svariati posti letto”.
Cosa suggerisce infine il dottor Messori? “Bisognerebbe spingere affinché la Asl indicesse un apposito concorso, visto che siamo costretti a fare il giro delle sette chiese per trovare da soli dei ragazzi disposti a lavorare da noi”.
(fonte Castelli Notizie N.d.r.)