94^ Sagra dell’Uva di Marino. Sgarbo a Mastroianni
Un trattamento del genere Mastroianni certamente non lo merita. Non è bastata sbagliare il suo nome sul programma ufficiale della Sagra dell’Uva, adesso anche i secchioni dell’immondizia sotto la statua del Guerriero a Largo Oberdan, un’opera monumentale donata a Marino posta sulla scalinata, originale in peperino, rivolta verso il bosco Fermentano. Ricordiamo che la Sagra dell’Uva è dedicata proprio al Maestro Mastroianni, tra l’altro quest’anno ricorre anche il ventennale della sua morte. Un’altra statua, posta a Piazza Lepanto, all’ingresso del corso principale, è già ricoperta di immondizia (vedi foto sotto). Non crediamo che il Maestro si meritasse un trattamento del genere, due opere di immenso valore artistico e culturale completamente in balia di ubriachi e sporcizia. Sarebbe stato auspicabile realizzare un allestimento per proteggerle, ma anche per mettere in risalto le due opere, magari sarebbe stato carino dedicare il pagamento del ticket al restauro delle opere del maestro e non a pagamento di visite guidate già gratuite per tutto l’anno, magari qualche lucetta dell’imponente luminaria si sarebbe potuta usare per illuminare le due opere lasciate completamente al buio. Uno scivolone che non può certamente passare inosservato. Ci chiediamo con quale criterio si può concepire un evento dedicato ad una personalità se poi viene completamente abbandonato a se stesso. Delle due opere monumentali non si fa menzione sul programma della Sagra, neanche una foto a corredo, neanche l’annuncio ai megafoni per indicare ai visitatori che Mastroianni c’è ed è visitabile, niente di niente. Non è sufficiente una luminaria, sicuramente molto bella, ma completamente fuori luogo in un contesto come Marino, non basta scopiazzare gli allestimenti delle Sagre passate e non basta neanche ritirare fuori progetti già bocciati in manifestazioni precedenti, ci vuole progettualità, competenza, ma sopratutto tanta umiltà, caratteristiche che non sembrano appartenere a questa giunta. Come nelle ultime Sagre il vero protagonista è l’immondizia, il degrado e gli ubriachi. Un’amministrazione, quella pentastellasta, che dimostra un completo scollamento con il territorio e la cultura di Marino. Ci dispiace dirlo, ma questa Sagra la salverà la pioggia.