Marino, il divieto che fa tanto discutere. Cani si oppure no? nessuno lo ha capito, neanche l'Amministrazione
È da giorni che sui social insiste una polemica riguardo il cartello che vieta l’ingresso ai cani proprio all’entrata del cortile di Palazzo Colonna. Il primo a sollevare la quesitone è stato l’ex Presidente del Consiglio Stefano Cecchi che, attraverso il suo giornale, dimostra tutta la sua indignazione nei confronti di un divieto assolutamente discriminatorio (sappiamo tutti quanto Cecchi ami gli animali, in particolare modo i nostri amici a quattro zampe) e anche fuori dal regolamento comunale. Fino a qui nulla di particolarmente rilevante, anche a noi ci è sembrato esagerato quel cartello, ma sappiamo anche quante volte siamo costretti quotidianamente a fare slalom tra le cacchine lasciate dall’inciviltà dei loro padroni (senza trascurare però il randagismo), per giunta nel cortile del Comune che oltre ad essere frequentato da noi cittadini è anche un luogo di rappresentanza. Come dicevamo nulla di strano, ma ad attirare la nostra attenzione è stato il commento dell’Assessore al Commercio e alle attività produttive A. Santamaita, che risponde così al post di Checci:” Gent.mi tutti, Vi metto a conoscenza che il cartello suddetto è rivolto esclusivamente a chi in modo incivile, scambia l'area verde, interna al comune, dedicata a ricordo di persone che hanno lavorato nell'Ente, scomparse prematuramente, per area cani. E' un segno doveroso di rispetto per chi non è più tra noi e dei loro congiunti. I nostri amici a quattro zampe possono tranquillamente entrare con i loro padroni per svolgere qualsiasi attività, sono benvenuti ed amati da tutti noi”. A questo punto ci siamo incuriositi anche noi e, visto che è un percorso che facciamo spesso e di fretta, magari non abbiamo prestato la giusta attenzione alla segnaletica. Recatici sul posto con tanto di fotocamera in realtà abbiamo solo potuto confermare i nostri sospetti: la segnaletica, così come è stata installata, posta immediatamente fuori l’ingresso di Palazzo Colonna, non indica che il divieto è solo per le aree verdi, ma l’interdizione all’intero cortile, inoltre non abbiamo visto specifiche segnaletiche neanche nell’area dedicata, come dice l’Assessore, agli amici e colleghi scomparsi. A quanto punto ci chiediamo con quale criterio si può pensare di fare una cosa e farne un’altra completamente opposta? Ci chiediamo, ma tutti gli Assessori e consiglieri comunali, che quotidianamente varcano la soglia di Palazzo Colonna, non si sono accorti che la segnaletica poteva restituire al cittadino un messaggio diverso rispetto alle intenzioni? Questa è la cura che l’Amministrazione mette in quello che fa? Eppure questa Amministrazione si è sempre vantata di avere una marcia in più proprio sulla comunicazione. Ci dispiace costatare come da una semplice polemica ne sia scaturito un vero e proprio caso che manifesta tutte le lacune di un’Amministrazione sempre più lontana da un paese che continua la sua caduta libera nel degrado e nell’incuria.
Gianni Alfonsi