Come scegliere la scuola giusta per il futuro di un figlio

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07/01/2019   18:30

Mentre si respira ancora aria di festa e regali, sta arrivando anche un'occasione da non perdere per fare un regalo davvero speciale ai propri piccoli dai 6 mesi agli 11 anni: la scelta della scuola giusta dove trascorreranno la gran parte della loro giornata per i prossimi anni, affidati a cure esperte a completamento dell'educazione in famiglia. Tra le varie possibilità, il metodo della celebre educatrice e pedagogista Maria Montessori suscita sempre molto interesse per vari aspetti, primo su tutti l'autentica centralità del bambino.

Ma perché scegliere il metodo Montessori? Quali sono i vantaggi rispetto all’educazione tradizionale?

Ne parliamo con un'esperta, Silvia Schiano di Tunnariello fondatrice della Scuola prenestina "L'isola che non c'è", asilo nido bilingue che segue bambini dai 6 mesi fino a 11 anni, che ci aiuterà a capire meglio quali sono le particolarità dell’educazione Montessoriana. Al "L'isola che non c'è" tutto è studiato proprio in funzione dei bambini: dall'ambiente fino ai materiali, specifici per le diverse fasi di crescita, solo così si realizza quel percorso individualizzato in cui ciascun bimbo possa fiorire in tutte le sue capacità. I servizi offerti sono infatti destinati a varie fasce d'età: l'Asilo Nido è per i piccini di 6 mesi fino ai 36 (quindi fino a 3 anni), La Casa dei Bambini accoglie invece i bimbi dai 3 anni ai 6, infine l'Educazione Parentale è dedicata ai bambini dai 6 anni agli 11.
In prima linea accanto ai bambini, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, Silvia, in qualità di coordinatrice pedagogica della Scuola per bambini "L'isola che non c'è", si occupa di infanzia e creatività, di intercultura e socialità con l’obiettivo di contribuire a diffondere una sana cultura dell’infanzia che ponga al centro il bene dei piccoli.
Quando arriviamo al "L'isola che non c'è" ci colpisce la pace in cui è avvolta questa deliziosa villetta ridisegnata a Scuola in via della Colombella 109 a Palestrina, una sensazione di comfort che ci invita ad entrare lasciando uno sguardo al curato spazio verde dove spiccano lucidi giochi e piccoli attrezzi da giardino ben distribuiti che aspettano il quotidiano uso da parte dei bimbi.

Ad attenderci c'è lo sguardo rassicurante di Silvia che ci mostra la Scuola riccamente articolata in quasi 300 metri quadri, distribuiti su due livelli dove tutti gli spazi, luminosi e ordinati, sono rigorosamente a misura di bimbo, inclusa la scala in gomma antibernoccolo e antisdrucciolo concepita per passi piccini. L'ambiente, avvolto da colori pastello, è curato nei minimi dettagli in cui si muovono, sereni e sorridenti, bimbi ed educatrici intenti in tante diverse attività. Regna l'armonia ed un lieve vociare si alterna al silenzio in cui si ascoltano le vocine tenui dei piccoli che interagiscono gioiosi come fossero a casa. Siamo in piena attività in una giornata qualunque, ci sono bambini in tutte le aule, ogni spazio accoglie le diverse fasce d'età e le varie attività. Mentre conosciamo le educatrici -uno staff di dieci a cui si aggiunge il personale addetto alla manutenzione e alla cucina interna seguita dal nutrizionista- domandiamo a Silvia: quali sono le caratteristiche da valutare per scegliere la scuola giusta?

"Sicuramente l'ambiente, l'insegnate ed i materiali proposti nel metodo educativo. Qui all'Isola che non c'è, trattandosi di una Scuola che segue il Metodo Montessori, la libera scelta è la caratteristica fondamentale: da noi il bambino viene guidato a sviluppare la capacità naturale di autodeterminarsi nell'apprendere seguendo i suoi ritmi e le sue propensioni, insieme ad altri elementi importanti che arricchiscono e completano la nostra offerta educativa".

Che ruolo ha l'insegnante nel vostro progetto educativo?

"All'Isola che non c'è l'insegnate, come vuole la Montessori, è la regista: lavora come attenta ed esperta osservatrice delle caratteristiche del bambino per poterlo accompagnare rispettando i suoi tempi e presentandogli, di volta in volta, i materiali che il bimbo sceglierà di adoperare in base ai suoi momenti di crescita. Ogni bambino è unico e irripetibile e ha diritto di essere accolto, rispettato e accompagnato a svilupparsi secondo le sue caratteristiche. Qui da noi infatti, nel pieno rispetto dell'unicità di ogni bimbo, non ci sono lezioni preconfezionate e destinate all'intera classe, ma presentazioni di singoli materiali a ciascun bambino. L'educatrice lavora moltissimo per predisporre tutto con profonda cura, inclusi i colori e tutte le suppellettili".

Quali sono questi materiali così speciali?

"Quelli che vedi disposti alle pareti delle varie aule o riposti nei mobiletti, sono lì per incentivare il movimento del bambino, aiutandone naturalmente la riflessione e la possibilità di apprendimento. Tutti gli oggetti di uso comune che diamo ai bambini non sono di plastica o in formato giocattolo, ma sono veri, solo di dimensioni ridotte. Attraverso questi materiali il bimbo vive tutte le sue esperienze sensoriali: utilizza vista, tatto, gusto, olfatto e udito che sono stimolati dai tipi di materiali ideati per aiutarlo a fare esperienze importanti per la sua crescita".

Perchè nel vostro metodo il bimbo è veramente al centro?

"Al Nido i piccini sono accompagnati all'uso dei materiali dall'insegnante con cui si svolgono le attività. Ogni bimbo dai 3 ai 6 anni, dopo che l'educatrice gli ha presentato i vari materiali, è libero di scegliere quale materiale usare e per quanto tempo farlo. Il valore inestimabile della libera scelta risponde proprio allo sviluppo individuale che segue ciascun bambino. Questo nostro approccio consente di affinare con gradualità tutti gli aspetti sensoriali e motori, rispettando però le diverse caratteristiche di ogni bambino e il suo grado di sviluppo. Inoltre, non offrendo un numero esponenziale di identici materiali, stimoliamo da subito la condivisione, il rispetto dell'altro e la pazienza, qualità che renderanno apprezzabile e piacevole la socialità. Qui le interazioni non sono programmate da momenti già prestabiliti, ma seguono la spontaneità dei rapporti, liberi come tutto l’apprendimento nell’ambiente Montessori".

Silvia, qual è il tuo desiderio per il 2019?

"Continuare a mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo. All'"Isola che non c'è" sto crescendo anche mia figlia e mi riempie il cuore di gioia e soddisfazione vedere come il metodo dia dei meravigliosi risultati su lei e su tutti i bambini che apprendono sereni, brillanti ed in armonia. Per una mamma non c'è desiderio più bello da veder realizzato. Il 9, il 10 e l'11 gennaio "L'isola che non c'è" sarà aperta a tutti, genitori e bambini che verranno a trovarci per vivere l'emozione di un Asilo davvero creato per i piccoli, dove crescere felici, sicuri e con una marcia in più. Volendo, tutti gli interessati possono contattarci allo 06.9535335 ".

Facebook: L'isola che non c'è - www.lisolachenonce-montessoriana.it


Alessandra Battaglia