Ancora fiamme devastano Capranica, le autorità a caccia dei piromani: li attende il carcere oltre alla multa
A poca distanza dal precedente articolo del nostro giornale "La Cicala", era appena il 24 febbraio scorso, torniamo a trattare l’argomento, scottante purtroppo in tutti i sensi. Ieri, 7 marzo 2019, ancora due incendi boschivi hanno distrutto ieri un’altra fetta di verde a Capranica Prenestina. La zona interessata è la Località Colle Pantone dove una squadra della Protezione Civile dei Monti Prenestini è stata impegnata tutto il pomeriggio per difendere dal rogo il bosco. A commentare gli interventi è Simone Pasquali, vertice della Protezione Civile dei Monti Prenestini, che, raggiunto dalla Redazione, dichiara: “Siamo stati allertati dal sindaco di Capranica Francesco Colagrossi e dalla Sala Operativa della Regione Lazio che coordina tutti gli incendi boschivi. Quando siamo intervenuti, era ieri nel pomeriggio, l’incendio era localizzato dietro i campi sportivi, per fortuna lontano dal centro abitato, più in mezzo alla montagna”.
Tanto l’impegno profuso dai volontari per scongiurare il peggio ma, purtroppo, complici le condizioni meteo, dunque anche la siccità che sta caratterizzando questo lungo periodo, si creano i presupposti affinché fiamme di vaste dimensioni si propaghino in fretta, determinando un grave bilancio dei danni. Il quadro complessivo è terribile: sono stati distrutti altri 5 ettari di bosco.
Tra i nemici peggiori contro cui i volontari e gli altri professionisti intervenuti hanno combattuto con coraggio e determinazione c’è sicuramente il forte vento che fa divampare in un baleno le fiamme e rende complessi gli interventi delle varie squadre. Da non sottovalutare neanche le conseguenze dirette delle fiamme cioè il calore, il fumo, la mancanza di ossigeno e l’eventuale propagarsi vicino ad altre zone dove magari possono esserci materiali che, una volta incendiati, sprigionano pericolosi gas tossici.
Per quanto riguarda la natura degli incendi, si suppone ci sia una matrice probabilmente dolosa, pertanto le autorità competenti sono ora impegnate, con varie strategie, anche sulle tracce dei malfattori che dovranno rispondere del reato non solo versando una salatissima somma ma anche scontando la pena detentiva che infligge il carcere per una permanenza dai tre ai sette anni.
Sul posto erano presenti anche i Carabinieri della Forestale che hanno ribadito la loro presenza fattiva e l'attività volta a rintracciare chi abbia dato fuoco o che, comunque, abbia causato l’incendio. A suo carico ci sarà di sicuro una bella permanenza dietro le sbarre oltre alla multa.
“Certo, infatti noi –ci tiene a dice il presidente Pasquali- abbiamo chiesto anche ai Carabinieri di zona di intensificare i controlli sul territorio. Questa richiesta è motivata dal fatto che i territori di Capranica Prenestina, come quello di Olevano Romano, di Genazzano e di Rocca di Cave che in questi giorni sono interessati da vari focolai ed hanno ampie zone boschive che verranno monitorizzate con molta attenzione”.
Non è difficile indovinare che, data la situazione, le unità delle forze dell’ordine che faranno d sicuro molti più controlli a tappeto, prevedano anche di operare anche in borghese. Del resto la vegetazione, spoglia in questo periodo, consente di individuare facilmente eventuali movimenti o transiti sospetti in modo da catturare i malviventi appicca-incendi.
Sottolinea il coordinatore Simone Pasquali: “Ci tengo a ringraziare tutti i componenti della nostra squadra per il lavoro svolto, inoltre desidero evidenziare anche l’ottima collaborazione che ci ha visto coordinarci in modo operativo con i Vigili del Fuoco di Palestrina, Carabinieri Forestali di San Vito Romano, Protezione Civile Cave e Corier".