Dialogo aperto tra Mostarda e il Comitato per la riattivazione dell’ospedale di Marino
L’On. Giulio Santarelli ha espresso la sua soddisfazione per il dialogo mostrato con il dott. Mostarda, direttore generale dell’Asl Rm 6 al convegno di Frascati sulla sanità pubblica dei Castelli Romani tenutosi qualche giorno fa. L’On. Santarelli Ha rivendicato il merito di aver gettato il sasso nello stagno con la costituzione del Comitato per la riattivazione dell'Ospedale San Giuseppe di Marino eletto al Convegno del 23 febbraio con la partecipazione del Sindaco di Marino. Il confronto ha evidenziato le posizioni ancora divergenti sul futuro dell'offerta ospedaliera della Asl Rm6, ma ha anche registrato le unanime posizione degli intervenuti, compresi i sindaci di Frascati e Monte Compatri, sul fatto che, come da noi sempre sostenuto, il Nuovo Ospedale dei Castelli (NOC) di fatto non è l’ospedale di Castelli Romani bensì di Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio e Nemi e dei Comuni costieri di Ardea, Anzio, Nettuno e Pomezia, nonché di Cisterna e Aprilia della provincia di Latina. È stato anche sottolineato che gli undici comuni che vanno da Castel Gandolfo fino a Rocca Priora, che contengono i tre quarti della popolazione dei Castelli Romani, con la chiusura dell'ospedale di Albano, sono costretti a convergere tutti sull'ospedale di Frascati che, con i suoi 170 posti letto, non può provvedere alle necessità dell'intero territorio. «Si impone perciò - Aggiunge l’On. Santarelli - un nuovo disegno strategico rispetto a quello del 2015 contenuto nel decreto del Commissario ad Acta della Regione che, alla conferma dell'ospedale di Frascati E Velletri, riconsideri le funzioni da attribuire all'ospedale di Marino non limitandole alle sole ore diurne, ma partendo dalle attività già presenti e con le sue cinque sale operatorie, e con le specialità mediche ancora attive, ripristini la completa funzionalità H 24 riaprendo i reparti di degenza dell’ospedale di Marino». Questa complessiva riformulazione della ubicazione su indicazione dei presidi ospedalieri si impone per abbattere le lunghe liste di attesa e costringere i cittadini a ricevere le cure o nelle cliniche private o in presidi ospedalieri fuori dai confini territoriali dei Castelli Romani (il 50% dei cittadini, statistica dell’Asl, si rivolgono fuori dai Castelli Romani). « Siamo convinti - continua Santarelli - e potremo dimostrarlo che questo progetto non solo è utile ai cittadini, ma non contrasta neppure con gli obiettivi fissati dal Governo al presidente Zingaretti per il rientro del deficit sanitario». Il comitato sta preparando un progetto organico e funzionale che sottoporrà al più presto al Consiglio dei Sindaci e al direttore generale Mostarda da trasmettere poi al Presidente della Regione per la definitiva attuazione. «L’apertura di un proficuo dialogo - conclude Santarelli - tra i Sindaci di Marino, Frascati e Monte Compatri manifestatosi al convegno di Frascati e ora con il dott. Mostarda ha evidenziato le giuste convergenze e la validità delle nostre iniziali proposte che non sono, Bisogna ricordarlo, riconducibili a nessun partito, ma sono il frutto del confronto e del dialogo costruttivo tra cittadini. Finora i partiti non sono intervenuti e non hanno interferito col nostro lavoro. Abbiamo raccolto grande sostegno da parte di molti cittadini dei e sono certo che con il direttore Mostarda e con il presidente Zingaretti ci sono tutte le condizioni per far partire il nostro progetto e risolvere i problemi della sanità pubblica dei Castelli Romani».