Alla Itop terzo convegno ‘DiversaMente’
Si terrà il prossimo 13 aprile a partire dalle ore 10:00 presso la Itop (in via Prenestina Nuova 307/A) di Palestrina la terza conferenza “DiversaMENTE” attorno alle buone prassi: una tavola rotonda tra le realtà virtuose dell’inclusione. Nel contesto della realtà economica odierna caratterizzata da velocità, innovazione e competitività, le persone diventano un fattore di primaria importanza per le imprese in quanto dispongono delle conoscenze necessarie per favorire la creazione di prodotti e processi ad alta tecnologia. Dato che le persone sono fra loro diverse, sono cioè caratterizzate da una molteplicità di fattori (quali il genere, l’età, la nazionalità, le abilità psico-fisiche, la religione, le attitudini, le competenze, il ruolo professionale…) che in parte le accomunano ed in parte le differenziano, attuare una gestione efficiente ed efficace del personale richiede alle imprese di decidere come porsi di fronte a queste diversità scegliendo quali strategie e quali politiche di intervento adottare. La gestione delle diversità in impresa è un argomento che da ormai venti anni nei paesi anglosassoni è al centro del dibattito di studiosi. In Italia, invece, questo argomento resta per lo più sconosciuto e sembra aver raggiunto solo un numero limitato di imprese (per lo più multinazionali o di grandi dimensioni). La gestione delle diversità rappresenta per le imprese, di tutte le dimensioni e settori, una vera a propria sfida strategica, attuale e futura, che occorre percepire e comprendere per poterla affrontare al meglio.
Per un’impresa, occuparsi delle diversità del personale significa decidere di intraprendere un duplice cambiamento: quello culturale, volto a riconoscere e a rispettare l’esistenza di diversità fra i lavoratori e quello organizzativo, realizzato attraverso la scelta della risposta strategica che si vuole dare alle diversità.
Obiettivo del convegno è definire qual è la risposta strategica che le imprese danno alla gestione delle diversità delle persone. «Il Diversity Management è lo sviluppo attivo e cosciente di un processo manageriale lungimirante, orientato al valore, strategico e comunicativo di accettazione delle differenze e uso di alcune differenze e somiglianze come un potenziale dell’organizzazione, un processo che crea valore aggiunto per l’impresa.»
Questo approccio di gestione e valorizzazione delle diversità delle persone presenta tra le caratteristiche specifiche la gestione delle diversità è inserita nella mission e nei valori di impresa; inoltre le strategie e le politiche di gestione delle diversità sono integrate fra loro e con la strategia generale; altro fattore consiste nel promuove un cambiamento culturale per la valorizzazione delle diversità, che interessa sia l’impresa nel suo complesso che ogni singolo lavoratore. Tanti gli strumenti per rendere l’ambiente inclusivo, con informazioni ampiamente condivise in modo che ognuno venga valorizzato e messo in condizioni di poter utilizzare appieno il proprio potenziale. Perseguendo queste finalità occorre che tutti in impresa riconoscano il valore della diversità ed è necessario un particolare supporto da parte dei vertici e dei manager ai valori e alle politiche delle diversità. E’ necessaria una continua verifica dei processi e dei sistemi organizzativi per eliminare le discriminazioni e creare giusti/equi processi di gestione delle diversità.
Per poter realizzare una gestione consapevole delle diversità delle persone in impresa occorre prendere in considerazione sia i costi ed i rischi ad essa connessi sia i possibili effetti positivi da essa derivanti e valutare, tenendo conto delle risorse a disposizione e degli obiettivi di impresa, quali sono le risposte che possono essere date in quel momento alle varie diversità esistenti all’interno e all’esterno dell’impresa. Un ambiente di lavoro (luogo fisico di lavoro e relazioni che in esso si sviluppano) è inclusivo quando ognuno riconosce l’esistenza di diversità delle persone e del loro valore, ha grande rispetto delle sensibilità e dei diritti altrui e sente di potersi esprimere liberamente perché accettato e valorizzato (Pless e Maak, 2004).
Una volta compresa la rilevanza del tema, la domanda che sorge spontanea fra i vertici aziendali e i manager interessati alla gestione delle diversità è “come si gestiscono concretamente le diversità?”.
Questa domanda verrà analizzata nel convegno cercando percorsi di risoluzione e non una risposta “univoca”; non esiste infatti una “one best way” di intervento per la gestione delle diversità. Ciascuna organizzazione, tenendo conto delle caratteristiche del suo business, della sua cultura organizzativa, della fase che sta attraversando, delle risorse (economico-finanziarie, umane, tecnologiche e temporali) di cui dispone e delle pressioni alla diversità cui è internamente ed esternamente sottoposta, definirà il ‘suo’ approccio alla gestione delle diversità. Una delle peculiarità del Diversity Management è quella sulle disabilità. La principale azione volta a garantire un trattamento equo è di natura giuridica. Nonostante la legge favorisca l'inserimento delle persone disabili nelle attività lavorative prevedendo obblighi di assunzione per le imprese e forme di collocamento mirato, la discriminazione nei loro confronti purtroppo è ancora molto presente. La prima preoccupazione per un datore di lavoro non dovrebbe riguardare ciò che manca, che differisce, ma al contrario, dovrebbe riguardare il contributo positivo che una persona con il suo bagaglio di conoscenze e di competenze può dare all'azienda.
Interverranno alla conferenza il presidente di Work Abile David Tucci, il presidente della Itop Francesco Mattogno, Stefano D’Amico del Gruppo D’Amico, quali esponenti della BNL Gruppo BNL Paribas la dott.ssa Cristina Galbusera e la dott.ssa Francesca Natali. Modera la tavola rotonda la dott.ssa Luisa Lorè, Mario Lunghi dell'Ufficio Caris dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata.