Cari ladri: attenti al cloud!
È finita l’epoca del borseggiatore lesto e impercettibile, praticamente invisibile, quello che in meno di un secondo ti ha già “ripulito” da cima a fondo tanto rapidamente da lasciarti il tempo di battere ciglio.
Se sei su un autobus o perfino seduto al tavolino di un bar, borse e portafogli svaniscono magicamente per mano, appunto, dell’uomo invisibile.
Ma può capitare che il ladro, per vanità, commetta un’ingenuità che metta fine alla sua gloriosa carriera. Ma, sarà stato per colpa dell’inesperienza o per la birra che aveva bevuto, che il ladro, un tunisino di 17 anni, non avesse saputo resistere al fascino del selfie ed è così che è stato beccato: per colpa dell’autoscatto.
Può sembrare infatti una ragazzata tra coetanei: il ladro, infatti, ha adescato la vittima, una sua coetanea, alla Stazione Termini e l’aveva invitata a prendere qualcosa al bar.
Qui lei aveva bevuto una birra ed era caduta in uno stato d’incoscienza, forse per colpa di un sonnifero inserito nella bevanda.
Al suo risveglio la ragazza non ha trovato più la borsa con lo smartphone, ne ha denunciato il furto alla polizia, poi, rassegnata, ha comprato un telefono nuovo.
Ecco che allora la giovane ha cominciato a configurarlo, inserendo il suo indirizzo email per poter accedere alle foto che aveva memorizzate sul cloud, ed è qui che ha trovato la sorpresa, ossia la faccia del ladro che l’aveva adescata e poi rapinata.
Perciò l’adolescente si rivolge di nuovo alla polizia del Commissariato Colombo, a Roma, che avvia subito le indagini.
Analizzando le foto i poliziotti riescono ad individuare il palazzo di fronte al quale il ladro si era scattato i vari selfie, iniziando i servizi di appostamento. Dopo due giorni hanno individuato e acciuffato il ladruncolo, ma le sorprese non finiscono qui perché gli agenti, perquisito l’appartamento del giovane tunisino nel tentativo di recuperare la refurtiva, scoprono che il giovane sia anche uno spacciatore: 11 grammi di marijuana divisa in dosi e pronta per la vendita vengono trovati e, insieme ad essa, anche il cellulare della ragazza. Controllate le generalità del giovane pusher, si scopre che era già stato segnalato per detenzione di stupefacenti. Perciò è stato denunciato per rapina aggravata e detenzione di droga finalizzata allo spaccio.
E così, dopo gli scatti dei selfie, per lui sono scattati gli arresti.
Finisce (per fortuna!) la carriera di un ladro maldestro.
Ladri tremate: temete le guardie ma da oggi state attenti al cloud!