I ladri assaltatori lanciano oggetti per rapinare
Agiscono colpendo preferibilmente persone che viaggiano sole in auto e sono agguerriti all’inverosimile, senza scrupoli nell’intimidire le prede: sono i ladri assaltatori che individuano la vittima, la seguono e la aggrediscono prima verbalmente e a gesti e poi magari anche fisicamente. Ma qualcuno, più scaltro, ne intuisce le intenzioni e riesce a gestire la situazione mettendosi in salvo. E’ il caso di F.B., un vivace signore di 60 anni che, a bordo della propria autovettura nuova, tornando da Roma percorreva il tratto del GRA (Grande Raccordo Anulare) dalla Romanina a S. Cesareo.
La testimonianza arriva direttamente dal nostro Lettore di cui riportiamo il racconto: “Sono stato colpito all’improvviso, credo da un grosso sasso lanciatomi da alcuni malviventi per costringermi, evidentemente a fermarmi, con l’intenzione di derubarmi di tutto, credo anche dell’auto nuova di cui vado fiero”.
Quando contatta la redazione de ‘La Cicala’ è ancora esterrefatto per l’accaduto e non esita ad ammettere: “Meno male che ho una certa esperienza in fatto di furbate di questo tipo, anche se, sulle prime, questi ladri mi hanno colto di sorpresa! Stavano per fregarmi”.
Il fatto risale a qualche giorno fa quando F.B., tutto tranquillo, stava rientrando a casa in uno dei comuni dei Colli Prenestini, come spesso accade a molti di noi, concentrati alla guida del proprio automezzo. Mentre imbocca il tratto del GRA all’altezza dello svincolo della Romanina, vede sulla destra, in uno slargo di sosta, una vettura ferma ma con il motore acceso. Dentro ci sono almeno due o tre persone –riferisce F.B.- che sembrerebbero essere assorte a parlare tra loro. Giusto il tempo di un fugace sguardo e il nostro F.B., che viaggia con calma nella corsia più lenta, si trova quasi ad appaiare la macchina alla quale rivolge un ultimo sguardo giusto per assicurarsi che, nonostante il motore sia acceso, non si immetta all’improvviso in corsia. E’ proprio allora che intercetta con gli occhi le brutte facce dei tizi e rimane sgomento. Ma si tratta di pochi istanti perché poi, mentre ci confessa a denti stretti “erano proprio le classiche facce da galera”, mentre li supera accelerando, sente un rumore colpire il lato destro del veicolo. In quel momento i malviventi si lanciano all’inseguimento del malcapitato che, ci racconta, era come stordito da quello che stava succedendo: “Ho sentito un rumore ma non c’erano alberi…non ho capito cosa fosse, ma qualcosa aveva colpito violentemente la mia macchina nuova! Non poteva esserci stato contatto tra la mia auto ed un’altra, non c’era quasi nessuno a parte quei brutti tizi fermi. Ho pensato ad un sasso, ma dopo un istante ho visto che la macchina con quei brutti ceffi si era lanciata dietro di me ed era balzata avanti affiancandosi alla mia. In un attimo ho realizzato che c’era qualcosa di troppo strano e assurdo!”
Allora erano stati loro?!? Ti avevano tirato qualcosa contro la tua macchina nuova?
“Si. Di istinto ho guardato la cassetta degli attrezzi che era sul lato del passeggero, l’avevo portata con me per fare dei lavoretti a casa dei miei figli, contemporaneamente ho pensato a chiamare i carabinieri. Proprio mentre premevo il tasto 112 sul volante sono stato interrotto da questo pensiero dalla guida spericolata dei malviventi che urlavano improperi al mio indirizzo e si agitavano pericolosamente gesticolando e distraendomi dalla guida. Quando ho capito che cercavano proprio guai, accampando pretesti per bloccarmi e rapinarmi, ho abbassato il finestrino e gli ho urlato di vederci all’autogrill poco avanti. Nel frattempo stavo chiamato aiuto col vivavoce ma proprio prima dell’area di sosta, quando ero già pronto a tutto pur di difendermi, ho visto che desistevano e uscivano all’improvviso”.
A quel punto F.B., cosa hai fatto?
“Sinceramente ho tirato un sospiro di sollievo guardando gli attrezzi metallici nella cassetta che non ho dovuto usare perchè, per fortuna, non c’è stato bisogno di reagire. Però è stata proprio una brutta esperienza che non auguro a nessuno, ero preparato al peggio. Se non fossero scappati, anche continuare a guidare fino a casa con questi delinquenti che mi tampinavano era lo stesso pericoloso visto che l’auto dei miei aggressori aveva fatto diversi accostamenti pericolosi e stavano cercando di farmi sbandare per mandarmi fuori strada! Potevo farmi molto male e coinvolgere anche altri veicoli in un incidente provocato da questi criminali senza scrupoli. Inoltre giravano poche macchine e vedendo quella situazione si allontanavano velocemente. Davvero una brutta esperienza per questo motivo mi sono deciso a contattare la vostra redazione, perchè voglio mettere in guardia tutti i lettori: non vi fermate mai per nessun motivo, chiamate subito il 112 e mettetevi in salvo da questi balordi prima di commettere qualche brutta azione pur di difendervi! Le persone oneste si trovano coinvolte troppo spesso in questi brutti tentativi di furto ed aggressione, delle volte è difficile capire cosa fare, meglio contattare le autorità che sanno come intervenire professionalmente e a mente fredda.”
Evidentemente la reazione decisa del nostro Lettore B. ha fatto capire ai criminali che non era caduto in trappola e così i ladri hanno preferito allontanarsi dileguandosi. Ma stando al racconto della vittima, i malviventi non gli sarebbero sembrati dei ragazzi che compiono una bravata, hanno agito con fare sicuro come se fossero dei professionisti dell’agguato, non alla diligenza, ma all’auto. Quindi non è difficile dedurre che, se così fosse, si aggirerebbero in lungo e in largo sul raccordo a caccia di eventuali “nuove vittime predestinate”.
Come ti senti ora a distanza di qualche giorno?
“Mi ricordo tutte le sensazioni, il fatto che quella notte non ho dormito bene e poi, di prima mattina, sono andato da un amico a mostrargli la mia macchina sfregiata da quei balordi. Lui mi ha rassicurato sul fatto che ho rischiato di peggio, mi avrebbero aggredito e rapinato di tutto, inclusa la macchina nuova! Certo, il sasso ha danneggiato pesantemente il lato passeggero sinistro della macchina e quando guardo quel segno non posso fare a meno di pensare che, in fondo, è andata bene così, spero che questa testimonianza sia utile per i lettori sapere come comportarsi”.
Purtroppo episodi analoghi avvengono spesso; in ogni caso per scongiurare le attività dei rapinatori raccomandiamo di tenere gli occhi aperti ma soprattutto i riflessi pronti, non fidatevi mai di nessuno, neanche se fingono di accampare pretesti inopportuni e, ultima importante raccomandazione, siate veloci a segnalare l’allarme alle forze dell’ordine, chiamate il 112, non vale mai la pena di rischiare.
Alessandra Battaglia