Dieta del supermetabolismo: come perdere 10 kg in meno di un mese.
La dieta del supermetabolismo è diventata in breve tempo il regime alimentare preferito di molte celebrità di Hollywood, ed è usata anche per il controllo di alcune patologie metaboliche. Oltre a promettere un dimagrimento fino a 10 kg in meno di un mese (28 giorni per l'esattezza) consente di tenere sotto controllo colesterolo e glicemia, ma non è priva di controindicazioni.
Il meccanismo che “inganna” il nostro metabolismo costringendolo a bruciare grassi velocemente è simile ad altre diete di questo tipo, ma qui trova un’applicazione particolarmente efficacie.
Le calorie giornaliere sono divise in più pasti, vengono prediletti alimenti naturalmente indicati per favorire il metabolismo dei grassi accumulati, e prevede attività fisica almeno 3 volte a settimana.
È divisa in 3 fasi, da rispettare scrupolosamente, in cui gli alimenti sono alternati secondo uno schema specifico.
Alcune regole sono valide per tutte le fasi: mangiare 5 volte al giorno (3 pasti e 2 spuntini) a circa 3/4 ore di distanza; fare colazione entro mezzora dal risveglio; bere molta acqua (in proporzione al proprio peso corporeo: 30 ml ogni kg); preferire alimenti naturali e biologici; ad ogni fase è abbinato un tipo specifico di allenamento fisico.
Vediamo allora un esempio di menù da seguire per 4 settimane:
Fase 1: Lunedì e Martedì
i 3 pasti principali saranno costituiti principalmente da carboidrati provenienti da cereali integrali con basso indice glicemico (farro, quinoa, avena etc etc) con una moderata porzione di carni bianche alla piastra.
Gli spuntini saranno costituiti da frutta fresca di stagione.
In uno di questi due giorni l’allenamento sarà di tipo aerobico, quindi corsa o cyclette.
Fase 2: Mercoledì e Giovedì
Si invertono le proporzioni e nei 3 pasti e nei 2 spuntini si preferiscono le proteine ai carboidrati, avendo sempre cura di scegliere quelle con il minor apporto di grassi, accompagnando il tutto con abbondanti porzioni di verdura.
Un giorno sarà dedicato all’allenamento anaerobico: pesi, plank, addominali, squot etc etc.
Fase 3: Venerdì, Sabato e Domenica
In questa fase pochi carboidrati e proteine ed abbondanti grassi “sani”, come gli Omega3 presenti nel pesce (ad esempio il salmone) e nella frutta secca; per gli spuntini è prevista frutta (da scegliere tra quella con il minor apporto di zuccheri).
L’attività fisica sarà blanda e incentra sul benessere psicofisico con discipline come lo yoga o il Thai Chi.
Ora veniamo alle controindicazioni: una dieta del genere, benché offra buone possibilità di raggiungere l’obiettivo, presenta delle criticità di cui bisogna tener conto. Il metabolismo accelera lentamente, ma rallenta di colpo quando si torna ad un’alimentazione normale e quindi si corre il rischio, se non si pone attenzione nel dopo-dieta, di recuperare i kg persi con tanta fatica.
L’attività fisica è importantissima per mantenere la massa magra (i muscoli) che potrebbero venir intaccati da questo regime alimentare (prima di bruciare i grassi il nostro corpo preferisce “mangiarsi” i propri muscoli, anche perché sono la parte di noi che richiede più energia), altrimenti la perdita di pesa sarà per l’appunto costituita in buona parte da liquidi e massa muscolare.
In ogni caso, come per tutte le nostre diete, raccomandiamo di consultare il proprio medico o il proprio dietologo prima di affrontare schemi alimentari così restrittivi.