Agli italiani non interessa la fibra
Amano i cellulari ma non la linea fissa adsl. Nonostante la copertura sia balzata al 72,3% del territorio nazionale (ancora troppo bassa rispetto alla media europea) nel 2016, non cresce la domanda. Il numero di abbonamenti alla fibra raggiunge soltanto il 3% del totale degli abbonamenti in banda larga. Noi italiani siamo a meno 16,7 punti percentuale, rispetto agli abbonati alla fibra ottica degli altri paesi dell’Unione, mentre per quel che riguarda la diffusione dell’e-commerce siamo a meno 21,2 punti percentuale.
I dati ci vengono forniti dal Rapporto dell’Istituto per la Competitività, I-Com, “Italia digitale”.
Il report sullo sviluppo digitale stabilisce che in questo settore commerciale il nostro Paese è assai poco competitivo.
Nel testo c’è un capitolo che approfondisce la copertura nazionale e stila una classifica delle regioni italiane già raggiunte dalla rete fissa di ultima generazione e dalla banda ultra larga.
Il Lazio è secondo per copertura, dove un’abitazione ogni cinque è raggiunta dalla rete.
La regione più digitalizzata è la Puglia, che detiene il primato di copertura maggiore nelle abitazioni, con l’87%, superando anche la media nazionale che è del 72,3%. Fanalino di coda resta ancora la Basilicata, dove c’è stata comunque un’impennata di richieste di abbonamenti tale da consentire oggi a un’abitazione su due di avere la rete. Il 4G è oggi sul 95% del territorio italiano, ad eccezione di Sardegna, Molise e Basilicata, dove una copertura può raggiungere fino al 93% degli abitanti.
Ma la banda ultra larga scarseggia anche in Abruzzo (il servizio è presente sul 16% del territorio), Sardegna (13,5%), Valle d’Aosta (8,1%) e Piemonte (17,2%).
Di digitalizzazione delle imprese si è occupato invece un rapporto di Unioncamere, il quale attesta come il settore digitale che va dal commercio elettronico agli internet service provider, ai produttori di software a chi elabora e gestisce portali web, sia formato da 122 mila unità: da quest’anno ci sono 300 mila aziende in più rispetto al 2016. Il 12,5% di queste digital companies sono guidate da giovani fino a 35 anni. Di queste nuove aziende, 1 su cinque si trova in Lombardia, circa 1 su tre è invece nel Lazio. Le imprese al sud sono guidate per la metà da giovani (50% in Calabria, 46,7% in Basilicata, il 44,4% in Campania, il42,3% in Puglia e il 40,6% in Sicilia).
Tutto ciò dimostra come la corsa italiana verso la digitalizzazione sia un percorso ad ostacoli. L’Italia sta scontando un eitardo culturale e infrastrutturale e solo a partire da, marzo del 2015 con la “Strategia nazionale per la banda ultra larga” e con la “Strategia per la crescita digitale 2014-2020 il Paese ha voltato pagina. Ma per arrivare al traguardo della banda ultra larga e dello switch off totale degli accessi analogici ai servizi pubblici, la strada è ancora lunga.