Contrasto dissesto idrogeologico la Regione Lazio dice sì al finanziamento del progetto del Comune di Cori

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09/01/2018   18:50

La Pisana ha destinato uno stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per mitigare il pericolo di frane del versante sottostante via delle Rimesse e via Ninfina, in corrispondenza della sponda destra del Fosso della Catena. La Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo - Area Difesa del Suolo e Consorzi di Irrigazione - ha inserito nella graduatoria definitiva dei progetti finanziabili e attinenti al dissesto gravitativo anche quello presentato dal Comune di Cori (LT), che punta a mitigare il pericolo di frane del versante sottostante via delle Rimesse e via Ninfina, al quale è stato accordato uno stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito del programma POR-FESR 2014-2020. La comunicazione ufficiale dalla Pisana è arrivata in questi giorni. “La Regione Lazio ha riconosciuto la fattibilità delle nostre idee per il paese – spiegano il Sindaco di Cori Mauro De Lillis e l’Assessore ai Lavori Pubblici Ennio Afilani – in questo caso usufruiremo di risorse importanti da investire in un settore chiave come il contrasto al dissesto idrogeologico, compiendo un altro passo verso la realizzazione di interventi fondamentali per la sicurezza del nostro territorio”. Le criticità geologiche e geomorfologiche della zona a valle soprastante una delle sponde del Fosso della Catena rendono necessario il consolidamento dell’intera area, ma anche e soprattutto la bonifica dei movimenti franosi diffusi che la rendono particolarmente sensibile, perché pronti a riattivarsi nelle situazioni di intensa piovosità. Seguirà un’operazione di recupero ambientale e rinverdimento con essenze vegetali autoctone. La progettualità elaborata dall’Ufficio tecnico comunale su indirizzo dell’Assessorato ai Lavori Pubblici dell’ente lepino ha come obiettivo quello di offrire le migliori garanzie di incolumità, prevenzione e difesa attiva e passiva dai rischi legati all’instabilità del suolo, mediante palizzate e ancoraggi, tecniche ed opere di ingegneria naturalistica in grado di contenere gli smottamenti del terreno; captare, drenare e convogliare adeguatamente le acque meteoriche.