Un filo di perle... lungo Pavona

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15/03/2018   11:18

Sta riscuotendo grandi apprezzamenti “Un filo di perle”, la mostra diffusa aperta dall’8 al 18 marzo in tutti gli esercizi pubblici di Pavona di Albano Laziale e di Castel Gandolfo. Pubblichiamo la recensione di Laura Giovanna Bevione.

Ci sono donne famose che hanno cambiato il mondo dando uno strappo deciso alle tradizioni, e poi ci sono le altre, donne come Pina, che hanno fatto piccole cose ma che tutte insieme hanno contribuito a creare quell'humus necessario affinché le donne famose avessero il terreno giusto su cui crescere e diventare forti.

«Perchè la creatività, cosi come la letteratura d'immaginazione non è un sasso che casca per terra, come succede on la scienza; è una ragnatela, legata forse a nulla, ma comunque legata alla vita, per i quattro angoli».( V.Woolf, Una stanza tutta per sé, tr.it. L. Bacchi e J. R. Wilcock, Feltrinelli, Milano 2013, p.75).

Pina Mazzaroppi è stata cresciuta con un compito ben preciso: accudire ai bisogni della famiglia.  Per scrivere ha rubato tempo alla notte, sacrificato ore di sonno, per questo le sue poesie, genuine e fresche, possono non piacere, ma vanno valutate considerando sopratutto il contesto in cui sono state prodotte. Pina non ha mi avuto una stanza tutta per se, e non diciamo tranquilla o a prova di rumori.  

Oggi la condizione della donna è molto cambiata, siamo più libere di quanto non lo sia stata Pina in giovane età, ma le pari opportunità non ci sono ancora, perchè la libertà intellettuale dipende da cose materiali.  La poesia [e tutta l'arte] dipende dalla libertà intellettuale.

Al cadere dei 50 anni dai moti del '68, con questa mostra l'Ass. Culturale La Cicala in collaborazione con Studio Lab 138, avendo ben presente che i diritti di ogni  donna non sono dati per scontati, festeggiano  l’8 marzo “mostrando” tangibilmente i traguardi raggiunti dalle donne. Le lotte intraprese dalle nostre nonne, dalle nostre mamme, ci hanno permesso di uscire di casa, di uscire allo scoperto, liberandoci dal giogo culturale, che di fatto ci impediva di coltivare le nostre passioni alla luce del giorno.  Disseminando il territorio con poesie, sculture, quadri, installazioni, disegni e fotografie, le nostre artiste sono uscite, dalla dimensione privata e dalle gallerie d’arte, per allestire una mostra aperta, estesa nello spazio urbano.

Invitandoci simbolicamente ad unirci in una marcia pacifica, per intraprendere un percorso fuori dai luoghi dediti all'arte, preparando il terreno per la fioritura di un rinnovamento culturale che invita tutta la comunità a costruire un mondo in cui tutti i giorni è l’8 marzo. 


Laura Giovanna Bevione